Come nasce un libro in braille

Esempio di pagina trascrittaLa creazione di un libro in braille richiede diversi passaggi necessari per trasformare un testo stampato in caratteri in nero in un testo leggibile facilmente per una persona non vedente.

In passato il testo, attraverso apposite macchine, veniva trascritto direttamente su lastre di metallo, chiamate matrici. Grazie all’azione di una pressa meccanica, i punti in rilevo presenti sulle matrici metalliche venivano trasferiti sulla carta.

Attualmente, nel primo passaggio il testo viene trascritto in formato digitale, attraverso la digitazione o per mezzo di uno scanner. Il trascrittore aggiunge al testo anche dei caratteri chiamati “funzioni”, ovvero dei segni speciali, che indicano la presenza nel testo di elementi quali titoli, sottotitoli, riquadri, tabelle, ecc. La parte più delicata del lavoro del trascrittore consiste però nel valutare il testo originale e, laddove sia necessario, nell’adattarlo o anche riscriverlo per renderlo accessibile in braille. Ad esempio le immagini presenti nel testo originale, che non siano puramente decorative ma che abbiano una funzione didattica o che servano per la comprensione del testo, vengono descritte dal trascrittore. L’attività di trascrizione produce, dunque, una riedizione speciale del libro originale, fruibile per il lettore non vedente.

Una stampa in braille di un libroDopo una fase di controllo e di eventuale correzione della trascrizione, il testo trascritto viene trattato con un programma informatico (nel caso della Stamperia è una versione di Wintalbra), che opera una “trascodifica” del testo, ovvero la conversione di lettere dell’alfabeto, punteggiatura, numeri, segni matematici note musicali e parti del testo come titoli e tabelle in simboli del codice braille.

Nel passaggio dal testo in nero al testo in braille, il numero delle pagine aumenta notevolmente per rispettare le dimensioni richieste dal codice braille. Un libro in nero di 100 pagine si trasforma facilmente in un libro in braille di 3-400 pagine.

Dopo un’ulteriore fase di revisione e di correzione, il libro è finalmente pronto per la stampa! La stampa del file su carta avviene mediante apposite stampanti digitali. Nel caso di libri trascritti su matrici metalliche, si continua, invece, ad utilizzare la pressa. Oggi è possibile anche stampare su supporti diversi dalla carta (ad esempio, sulla plastica) e stampare sullo stesso supporto nero e braille sovrapposti.

Anche le illustrazioni e i grafici possono essere riprodotti in rilievo sia manualmente sia con appositi software e stampati su diversi tipi di supporto. Nascono così i libri illustrati per l’infanzia, ma anche le tavole tattili e le mappe realizzate dalla Stamperia.

L’ultima fase consiste nel rilegare il libro. Le modalità e i tipi di rilegatura sono scelti in funzione della necessità di evitare di schiacciare i punti in rilievo, che diventerebbero illeggibili.

La produzione di libri in braille è un lavoro molto complesso che richiede competenze e macchinari altamente specializzati, processi produttivi accurati e risorse adeguate.

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Ultimo aggiornamento: 25.03.2022
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