Assitenza protesica

L’erogazione delle prestazioni sanitarie di assistenza protesica è finalizzata ad un effettivo recupero e miglioramento delle abilità funzionali e relazionali delle persone con disabilità.

Le Protesi e gli ausili sono erogati totalmente a carico del servizio sanitario ai minori, alle persone con invalidità riconosciuta e alle persone con particolari necessità riabilitative e assistenziali; possono essere sia costruiti su misura, per rispondere a specifiche esigenze abilitative del singolo, sia costruiti in serie, per far fronte a bisogni assistenziali più o meno complessi.

Esiste un elenco, definito con decreto a livello nazionale, delle protesi e degli ausili che sono fruibili nell'ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA - vedi Dpcm 17 gennaio 2017 – Allegato 5).

Per accedere alle prestazioni di assistenza protesica occorre la prescrizione di un medico specialista pubblico, che individua la protesi o l’ausilio necessario confrontandosi con la persona e eventualmente con l'equipe riabilitativa, in caso di interventi complessi. L'Azienda USL di residenza del cittadino autorizza poi la fornitura del dispositivo protesico.

In casi particolari, per bisogni assistenziali non complessi, la Regione Toscana con la delibera 1313/2015 prevede che il medico di famiglia possa effettuare direttamente la prescrizione dell'ausilio necessario.
Con esclusivo riferimento alle protesi costruite su misura, l'utente può scegliere autonomamente il soggetto, pubblico o privato, fornitore della prestazione. I dispositivi protesici e gli ausili prodotti in serie sono invece erogati direttamente dalla Azienda USL di residenza dell’utente e , in genere, consegnati al domicilio della persona tramite un servizio dedicato.

Per le prestazioni sanitarie di assistenza protesica non è previsto il pagamento di ticket.
Le prestazioni protesiche sono inserite all'interno del processo riabilitativo, negli interventi in fase acuta o post acuta, oppure fanno parte del piano assistenziale, nei casi di gestione della cronicità.

I progetti riabilitativi individuali devono comunque contenere indicazioni specifiche relativamente ai dispositivi protesici ed agli ausili tecnologici necessari per il raggiungimento della migliore autonomia possibile e devono individuare gli obiettivi del loro utilizzo.
L'equipe riabilitativa o il singolo professionista che indica la necessità di un dispositivo protesico si avvale, per particolari tipologie di ausili ad alta tecnologia, della consulenza dei laboratori ausili per la comunicazione e per le autonomie presenti a livello di area vasta, nonché dei centri di ricerca presenti sul territorio regionale.

Le procedure attivate da parte delle Aziende sanitarie per l'acquisizione di tutti i dispositivi e gli ausili protesici, sia personalizzati che non personalizzati, sono impostate in modo da garantire adeguati standard qualitativi dei dispositivi medesimi, ed una gamma di dispositivi in grado di consentire una differenziata e libera scelta da parte degli utenti.

La Regione Toscana ha elaborato indicazioni finalizzate a facilitare l'accesso alle prestazioni di assistenza protesica da parte delle persone disabili e ha definito specifiche linee guida regionali per l'appropriatezza nella prescrizione di ausili e dispositivi protesici.

E' previsto che le persone con disabilità e le associazioni di utenti possano essere coinvolte nella verifica della qualità dei dispositivi erogati.


Chi può richiedere le protesi e gli ausili:
Hanno diritto alle prestazioni protesiche, ai sensi del Dpcm 17 gennaio 2017:

  • le persone con invalidità civile, di guerra e per servizio; 
  • le persone con cecità totale o parziale o ipovedenti gravi e le persone sorde;
  • i minori di anni 18 che necessitano di un intervento di prevenzione, cura, e riabilitazione di un'invalidità grave e permanente;
  • le persone in attesa di riconoscimento o accertamento dell’invalidità per le quali un medico specialista attesti la necessità di una protesi o di un ausilio;
  • le persone amputate;
  • le persone ricoverate in una struttura sanitaria accreditata, pubblica o privata, con menomazione grave e permanente, per i quali il medico responsabile dell'unità operativa certifichi la contestuale necessità e urgenza dell'applicazione di una protesi, di un'ortesi o di un ausilio prima della dimissione, per l'attivazione tempestiva o la conduzione del progetto riabilitativo, a fronte di una menomazione grave e permanente. In questo caso, contestualmente alla fornitura della protesi o dell'ortesi, deve essere avviata la procedura per il riconoscimento dell'invalidità;
  • le persone affette da malattia rara.


Per gli invalidi sul lavoro la disciplina è regolamentata dal DPR 1124/1965 ed è garantita dall'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) e non dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Cosa fare per accedere al servizio:
La persona minorenne o con invalidità riconosciuta, che necessita di una prestazione di assistenza protesica deve rivolgersi al proprio medico di famiglia richiedendo la prescrizione di una visita specialistica; in casi particolari, per bisogni assistenziali non complessi, lo stesso medico di famiglia può effettuare direttamente la prescrizione dell'ausilio.

Il medico specialista individua il dispositivo protesico necessario, che deve successivamente essere autorizzato da un ufficio protesi della Azienda USL di residenza dell'utente.

Gli uffici protesi sono di norma presenti in tutte le zone distretto – Società della Salute.

Ottenuta l'autorizzazione amministrativa alla fornitura, se trattasi di protesi da costruire su misura, l'utente sceglie il fornitore, normalmente soggetto privato, di propria fiducia per la realizzazione della stessa; se trattasi di dispositivo protesico di
serie, lo stesso viene consegnato direttamente al domicilio della persona dall'azienda USL.

Normativa di riferimento:

Article ID: # 229653
Ultimo aggiornamento: 21.05.2024
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